T.S. Eliot

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    La collana «Interno Novecento» ripropone un capolavoro assoluto della poesia di tutti i tempi, opera simbolo della letteratura del ’900. Un viaggio nel cuore della terra e dell’umanità, nella desolazione di un tempo devastato dalla guerra e dal nulla, che ieri come oggi non smette di mettere a fuoco la civiltà occidentale, le sue paure e le speranze, l’inferno di un mondo abbandonato, desolato, dove la vita e la morte, l’ombra e la luce si inseguono in una lotta fine. “La terra desolata” torna in libreria nella traduzione Elio Chinol, uno dei suoi più appassionati interpreti, nel doppio centenario dell’opera poetica e del suo traduttore, entrambi nati nell’ottobre del 1922.

     

    I. The Burial of the Dead

    April is the cruellest month, breeding
    Lilacs out of the dead land, mixing
    Memory and desire, stirring
    Dull roots with spring rain.
    Winter kept us warm, covering
    Earth in forgetful snow, feeding
    A little life with dried tubers.
    Summer surprised us, coming over the Starnbergersee
    With a shower of rain; we stopped in the colonnade,
    And went on in sunlight, into the Hofgarten,
    And drank coffee, and talked for an hour.
    Bin gar keine Russin, stamm’ aus Litauen, echt deutsch.
    And when we were children, staying at the archduke’s,
    My cousin’s, he took me out on a sled,
    And I was frightened. He said, Marie,
    Marie, hold on tight. And down we went.
    In the mountains, there you feel free.
    I read, much of the night, and go south in the winter […]

     

    I. La sepoltura dei morti

    Aprile è il mese più crudele: genera
    Lillà dalla terra morta, mescola
    Ricordi e desideri, scuote
    Le radici assopite con la pioggia primaverile.
    L’inverno ci tenne caldi, coprendo
    La terra di neve obliosa, alimentando
    Un filo di vita con tuberi secchi.
    L’estate ci sorprese riversandosi sullo Starnbergersee
    Con uno scroscio di pioggia; ci fermammo sotto il colonnato,
    Poi proseguimmo nel sole, dentro al Hofgarten,
    E bevemmo caffè e chiacchierammo per un’ora.
    Bin gar keine Russin, stamm’ aus Litauen, echt deutsch.
    E quando eravamo bambini e stavamo dall’arciduca,
    Mio cugino, egli mi portò in slitta
    E io ebbi paura. Marie, mi disse,
    Marie, tienti stretta. E ci lanciammo giù.
    In montagna, lì ci si sente liberi.
    Io leggo gran parte della notte e d’inverno vado nel Sud […]

    T.S. Eliot

    13.00
    Autore / Autrice : T.S. Eliot
    Editore : Interno Poesia
    Anno : 2022