Femminile

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    Aina S. Erice e Amanda Mijangos

    Hanno affrontato sfide difficili.
    Navigato intorno al mondo. Salvato la propria famiglia dalla povertà o dal carcere. Hanno sconfitto parassiti mortali. Evitato che la propria gente morisse di fame. Sfide doppiamente difficili perché erano donne e molti le ritenevano meno intelligenti e meno capaci degli uomini.
    Ma per fortuna la loro vita si intrecciò con quella delle piante e in particolare con alcune specie che non avevano ancora attirato l’attenzione degli studiosi, perché in tanti le consideravano meno interessanti, meno vive degli animali. Quelle piante e quelle donne formarono una squadra perfetta.
    Grazie alle piante, Jeanne Baret riuscì a fare il giro del mondo imbarcandosi, travestita da uomo, in una grande spedizione che la portò a scoprire la bougainvillea; Mary Elizabeth Barber fu la prima donna residente in Sudafrica a pubblicare un articolo scientifico su una rivista inglese, dopo essersi distinta per aver intrattenuto una fitta corrispondenza con Darwin; Tu Youyou vinse il Nobel per la Medicina per essere riuscita a estrarre il principio attivo dell’Artemisia annua usandolo per curare efficacemente la malaria. Grazie alle donne, la canna da zucchero si fece più dolce, numerose alghe dell’oceano Pacifico furono classificate, le patate cominciarono a trasformarsi in farina.
    E così, passo dopo passo, le donne e le piante cambiarono il mondo riempiendolo di viriditas, quel vigore intenso e vitale, divino, che infonde vita ed energia positiva. Queste sono alcune delle loro storie.

    Autore / Autrice : Aina S. Erice, Amanda Mijangos
    Editore : Aboca Edizioni
    Anno : 2024
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    Erika Maderna

    Le streghe sono più antiche di quanto pensiamo. La loro origine, infatti, precede di molto il Medioevo, che pure ha contribuito a crearne l’immagine leggendaria, e si perde nella notte del mito. Da sempre la strega ha praticato la medicina, spesso venata di magia, contribuendo a mantenere vivo l’antico approccio rituale e simbolico alla malattia.

    Partendo dall’enorme bacino di conoscenze erboristiche della tradizione popolare tramandato dalle streghe, Erika Maderna prosegue idealmente il lavoro iniziato con il fortunato Medichesse e racconta il legame delle streghe con la medicina: dall’immaginario del mito e dalle figure letterarie, fino alla biografia di alcune curatrici storiche processate per magia.

    In questo saggio riccamente illustratosi ripercorrono le vicende di quelle che la storia ha chiamato malefiche, incantatrici, fattucchiere, streghe, circoscrivendo, della loro vicenda collettiva, l’aspetto legato ai saperi medicinali, dapprima attraverso la genesi del loro archetipo, in seguito calando il dipanarsi della vicenda persecutoria nelle tracce biografiche e umane di sette donne accusate, in epoche diverse, di praticare la magia terapeutica.

    Conosceremo quindi Elena la “Draga”, considerata indemoniata; la indovina Gostanza, che venne arrestata perché conosceva le pratiche del “fare medicine” e del “misurare i panni”; Benvegnuda Pincinella, che viene denunciata come strega, nonostante abbia prestato le sue cure alla figlia del podestà di Brescia.

    Il libro rende omaggio a queste figure, e insieme tenta di ricucire voci e brandelli di vite che hanno goduto del privilegio, forse casuale, della sopravvivenza.

    Erika Maderna

    28.00
    Autore / Autrice : Erika Maderna
    Editore : Aboca Edizioni
    Anno : 2023
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    Erika Maderna

    Spaziando dall’antichità preclassica al Rinascimento italiano, Erika Maderna ripercorre l’evoluzione della cultura medica ed erboristica femminile, cogliendone la varietà delle sfumature: dee, pizie, maghe, levatrici, erbarie, medichesse, vestali, sante, alchimiste e streghe hanno infatti rappresentato solo profili diversi di uno stesso volto. Una prospettiva forse inaspettata di autonomia femminile, ma conquistata comunque faticosamente.

    Il percorso che segna l’evoluzione della scienza medica ed erboristica si intreccia in modo imprescindibile alla storia delle donne. Se da una parte gli uomini hanno dominato l’universo delle parole, dall’altra le donne hanno avuto potere sul mondo delle cose. La vocazione femminile per la medicina, infatti, ha origini antichissime che ci riportano alle radici delle civiltà, rivelandoci che le donne sono da sempre le custodi dei segreti delle erbe e delle piante officinali e sono per natura e sensibilità inclini alla cura. La figura della medichessa che si staglia al centro di questo viaggio ha assunto, attraverso i secoli, identità e volti diversi: maga, sacerdotessa, guaritrice, ostetrica, erborista, monaca, alchimista, compilatrice di ricettari. Sempre contrapposta alla scienza degli uomini, depositari della cultura dei libri e delle accademie, la pratica femminile si caratterizzava per l’approccio empirico e l’espressione di conoscenze antiche e tramandate, dove accanto alle applicazioni di una medicina lecita coesistevano saperi più oscuri, quelli delle consuetudini proibite della contraccezione e dell’aborto, legate alla magia degli incantamenti amorosi e della fertilità.
    Con uno stile divulgativo godibilissimo, alternando l’approfondimento della ricerca storica con aneddoti e curiosità capaci di intrattenere e affascinare, Erika Maderna ci farà scoprire, con un po’ di stupore, come la scienza medica sia stata soprattutto una fortezza della libertà di espressione delle donne. Un libro finemente illustrato per chiunque sia interessato a esplorare non solo il rapporto tra il femminile e la dimensione della cura, ma anche i lati più nascosti della storia della medicina e delle terapie naturali.

    Erika Maderna

    28.00
    Autore / Autrice : Erika Maderna
    Editore : Aboca Edizioni
    Anno : 2022