Medio Oriente

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    La fuga in Libano, di notte, con le pallottole che fischiavano intorno. L’esilio. La diaspora palestinese.  «Quella notte ha messo fine alla mia infanzia. Non chiedevo più nulla, ero diventato improvvisamente adulto. In Libano ho imparato – mai lo dimenticherò – che cosa significa la parola patria». Huriyya, la madre, la terra. «Come il puledro buttati sul mondo. / Sii te stesso ovunque. Porta / il peso solo del tuo cuore e torna / se si allarga e cambia il tuo paese». José Saramago, parlando di Mahmud Darwish dice: «Se il nostro mondo fosse un po’ più sensibile e intelligente, più attento alla grandezza quasi sublime di alcune delle vite che lo attraversano, il suo nome sarebbe oggi conosciuto e ammirato come, per esempio, lo fu in vita quello di Pablo Neruda». La sua poesia è per Ghiannis Ritsos, come un canto epico o un’epica lirica. E ritornando in Palestina, dopo due notti di marcia estenuante: «ci chiamavano i presenti assenti perché non avevamo diritto a nulla». «Un luogo non è solamente un’estensione geografica, ma anche uno stato interiore. Né gli alberi sono solamente alberi, ma costole dell’infanzia e pianto colato dalle punte delle dita mentre l’autobus passava veloce». «Nel momento in cui loro sono diventati cittadini tu sei diventato profugo». «Perché hai lasciato il cavallo alla sua solitudine?» Dice Darwish a Lucy Ladikoff, che l’ha meravigliosamente tradotta «è l’opera che ho amato di più». Parola come sorgente, respiro-immagine di una terra impressa nel cuore come un segno prenatale. «Perché hai lasciato il cavallo / alla sua solitudine, padre? / Perché ci sia vita nella casa, figliolo. / Le case muoiono / se chi le abita / va via».

    Mahmud Darwish

    25.00
    Autore / Autrice : Mahmud Darwish
    Editore : Edizioni degli animali
    Anno : 2024
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    Sette anni di cronache mediorientali 

    Cosimo Risi

    Prefazione di Fernando Gentilini

    La narrazione del Medio Oriente è affascinante quanto tragica. Dal saggio di Edward Said Orientalismo alla spy story di John Le Carrè La Tamburina. Un gioco di ombre che nascondono misteri dietro ai quali affiora la speranza escatologica della fede. Fede in qualcosa che superi le contingenze verso un avvenire, al di qua e al di là, migliore.

    Dalla primavera del 2017 alla primavera del 2024, in sette anni di bibliche tribolazioni, il Medio Oriente non ha trovato pace. Prima mese per mese, poi settimana per settimana Cosimo Risi, facendo leva sulla sua triplice esperienza di diplomatico, di studioso e di narratore, coniuga una cronaca tumultuosa con una storia conflittuale.
    Il drammatico confronto tra le terre e le guerre coinvolge tanti attori, oltre ovviamente Israeliani e Palestinesi: dall’Egitto all’Iran, dall’Arabia Saudita alla Turchia. Tanti attori, che a loro volta hanno spesso più di una faccia.

    Cosimo Risi

    18.00
    Autore / Autrice : Cosimo Risi
    Editore : Luca Sossella Editore
    Anno : 2024