Piccole Gigantesche Cose

a cura di Antonia Chiara Scardicchio e Giuseppe Conoci
Piccole gigantesche cose. Sono quelle nella mia testa, alcune piccole io le vedo grandissime, altre grandi io le rimpicciolisco. Questo è pensare, parrebbe: le neuroscienze lo sottoscrivono, che pensare è misurare. Diamo peso, spazio, misura a quel che ci accade intorno e dal di dentro: ed è così che pesando, spaziando, misurando, noi pensiamo.
Allora forse il senso di tutto – e del niente – sta nel vederci nel nostro misurare, o, meglio, smisurare: ed imparare a ricapitolare. Prendi un gigante dolore e lo metti sott’aceto in un barattolo: no, non per sminuirlo. Per vederlo meglio. Per guardarlo dappertutto, sopra e sotto, a lato e in obliquo.
Mica come sempre, quando lo guardi imperterrito da un punto soltanto ed è lui che guarda te. Così che, a fissare lo stesso punto, presto smetti di guardare altro, di guardare veramente. Di vedere altre misure. Oppure prendi un petalo minuscolo che ti è caduto sul naso e lo metti su un palco: signore e signori, ecco il protagonista.
Non è più solo il mio dolore, ma questo incredibile minuscolo fatto. Che fatto? Il fatto che sono vivo. Che io solitamente può accadere che sminuisca. Ed invece è sorprendentemente insieme manifesto e coperto, piccolo e gigantesco.
Ecco, l’esercizio di un caleidoscopico sguardo è l’esercizio che questa collana di “piccoli” vuole provare a esercitare: giocare a mescolare grosso e minuto, a cercare vita e morte in un lavandino otturato oppure legami e senso proprio nell’angolo che avresti snobbato cercando rifugio. Che la vita vera è sottosopra. E pure noi. Ci sono quelli a cui stare capovolti dà opportunamente nausea e mal di testa. E poi ci sono altri che, capitolati, è proprio lì, mentre sono al rovescio, che vedono meglio. Perché vedono quello che altrimenti non avrebbero visto. Capitombolare: dal grande al piccolo e ritorno.
Questo è il gioco che ci piace moltissimo (perché è quello che più ci fa paura) e che vorremmo con questi micro-libri imparare a giocare. Tutto questo per noi è un fatto gigantesco. E piccolissimo. Grazie a chi capitombolerà. Piccole gigantesche cose.
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  • Gianluigi Gherzi

    Solare

    Versione Standard

    Autore: Gianluigi Gherzi

    Titolo: Solare

    Collana: pgc36

    Formato: 11,5×16,5 cm | brossura cucita

    Pagine: 96

    Gianluigi Gherzi

    12.00
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Gianluigi Gherzi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Anno : 2024
  • Versione Digitale / Standard

    Questa raccolta di poesie nasce dallo studio dell’universo animale indagato all’interno di tre regni: l’acqua, la terra, l’aria.

    Con il suo sguardo nutrito di scienza, Zampiga porta il lettore in immersioni totali in territori selvaggi, consegnati al non dicibile o a una lingua altra, non ancora tradotta. La scrittura come esplorazione, sonda (questi alcuni dei significati del verbo inglese feel), ricerca di un’energia vitale e di forme non addomesticate di stare al mondo.

    Con una nota introduttiva al libro di Franca Mancinelli

     

    Autrice: Stefania Zampiga

    Titolo: Feelers

    Collana: piccole gigantesche cose

    Formato: 11,5×16,5 cm | brossura cucita

    Pagine: 96

    Data di uscita: 29 marzo 2024

    Stefania Zampiga

    6.9012.00
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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Stefania Zampiga
    Anno : 2024
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Christian Bobin, autore schivo e appartato, apre la sua casa all’incontro con Giuseppe Conoci che ha fondato la sua casa editrice, AnimaMundi, proprio per portare in Italia i libri di questo solitario maestro della letteratura francese. Nasce così questa conversazione, avvenuta nel dicembre del 2017, che va al cuore della poetica di Bobin. Lontano da ogni fideismo e costruzione ideologica, l’autore parla del suo rapporto con la scrittura, di Dio, dell’amore, della solitudine, della miseria e della grazia che connotano l’umano. Indaga il mistero della morte e il miracolo quotidiano della presenza con poetica levità, rivelando la sua gioiosa e salda fiducia in uno sguardo capace di illuminare la vita.

     

    Titolo: Illumina ciò che ami senza toccarne l’ombra

    Autore: Christian Bobin

    Traduttrice: Norina Sottocornola

    Curatore: Giuseppe Conoci

    Collana: piccole gigantesche cose, 23 • [dialoghi]

    Formato: 11,5×16,5 cm | brossura cucita

    Pagine: 88

    Christian Bobin Giuseppe Conoci

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Christian Bobin - Giuseppe Conoci
    Anno : 2024
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    ascoltare la gran voce
    che muove
    le maree del mondo.
    avere grandi orecchie
    per la sua sottile risata
    nascosta nel sapore delle ciliegie,
    nel bosco che custodisce il buio.
    restare attento
    al canto maestoso delle stelle.
    mettersi a servizio
    dell’alfabeto segreto delle cose,
    del passo sconosciuto.
    quello che fa dell’inciampo
    un brulichio d’ali.

     

    Un libro di poesie che racconta l’epica quotidiana dei piccoli gesti.
    Gesti di casa, di madri, di figlie, di abbracci, di mani che sanno cosa fare.

     

    Autore: Cristiano Sormani Valli

    Titolo: La certezza delle mani

    Collana: piccole gigantesche cose | 34

    Formato: 11,5×16.5 cm | brossura cucita

    Pagine: 112

     

    In uscita il 30/06, già disponibile sul nostro sito

    Cristiano Sormani Valli

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Cristiano Sormani Valli
    Anno : 2023
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Oggi mi lascio abitare dal tempo che
    sfugge, anzi, che corre rapidissimo,
    gli anni sono sempre più corti, le
    parole sempre meno pressanti.
    Forse siete voi sequoie che mi avete
    insegnato questa nuova legge?

    Dodici lettere rivolte a una sequoia, con l’intimità di chi è in ascolto del “respiro tra le cortecce”.

     

    Autore: Tiziano Fratus

    Titolo: Lettere a una sequoia

    Collana: piccole gigantesche cose | 33

    Formato: 11,5×16,5 cm | brossura cucita

    Pagine: 72

    Tiziano Fratus

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Tiziano Fratus
    Anno : 2023
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    “ […] chi ha da srotolare la corda che lo tiene giù, chi da appoggiarsi a una bolla leggera per portarsi su: ad entrambi è comunque richiesto un capovolgimento, come quello dei fiori di questa pianta che ribaltano le foglie di centottanta gradi per mantenersi a quel livello alto cui sono pervenuti al fine di incontrare l’altro.”

     

    Autori: Adriana Bonavia e Ernesto Giorgetti

    Titolo: Vallisneria spiralis

    Sottotitolo: Della contemplazione di una pianta acquatica

    Collana: Piccole gigantesche cose | 28

    Formato: 11,5×16,5 cm

    Pagine: 128

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Adriana Bonavia Giorgetti - Ernesto Giorgetti
    Anno : 2022
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Oggi mentre camminavo avevo le ali.

    Le cose grandi richiedono passaggi e solitudine.
    Farsi fare dal mistero che fa crescere l’albero, il radicchio e il fiore.
    Ciò che cresce ha un altro
     suono e solo con il silenzio lo si può sentire.
    Allora si ridiventa progetto naturale e si torna al mondo fiorendo nella carne il primo seme.

     

     

     

    Autrice:     Anna Polin

    Titolo:       Canto primitivo

    Sottotitolo:  partitura per tatto e luce

    Collana:       Piccole gigantesche cose, 30

    Formato:      11,5×16,5 cm

    Pagine:        96

    Anna Polin

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Anna Polin
    Anno : 2022
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Forse – in una poesia o in una musica – riusciamo a sentire quello che i morti sentono: la vita al suo stadio più sottile, il brusio dell’eterno. Sogno un mondo in cui le cose più delicate e le più dolorose, che spesso sono le stesse, possano sciogliersi tanto delicatamente quanto i lacci di una scarpa da bambino.

     

    Dalla sua casa nel bosco nei pressi di Le Creusot, Christian Bobin – dialogando con Damien Le Guay et Jean-Philippe de Tonnac – ci parla di un tema che è alle radici della sua scrittura: il rapporto con la morte, “sorella gemella” della vita. Con un’oralità che ha la stessa sorprendente grazia che abita i suoi libri, Bobin ci guida in uno spazio dove chi è assente non cessa di essere presente, dove il dolore si trasforma in un’amplificazione della vita, illuminando l’esistenza di chi resta.

     

    Autore: Christian Bobin

    Titolo: Un azzurro che non mente più

    Traduttrice: Norina Sottocornola

    Collana: Piccole gigantesche cose, 29 [ dialoghi ]

    Formato: 11,5×16,5 cm

    Pagine: 80

    Christian Bobin

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Christian Bobin
    Anno : 2021
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Esplorare la casa, indugiare tra le cose ferme e conosciute, attraversare le stanze per cercare conforto e memoria: la camera dei bambini con le stelle sul soffitto, l’angolo caldo del sonno, il giardino di limoni… Prendere tempo e ignorare chi corre, sdraiarsi sul marmo fresco del corridoio in piena estate, ascoltare le voci dalla strada restando distesi a letto. Queste poesie sono dedicate agli spazi domestici, alla casa dove facciamo ritorno, amiamo, meditiamo, invecchiamo, custodiamo desideri e paure, restiamo immobili e in attesa, calati nel silenzio delle nostre solitudini.

     

    Autrice: Francesca Boccaletto

    Titolo: Decorazione d’interni

    Collana: Piccole gigantesche cose | 27

    Formato: 11,5×16,5 cm

    Pagine: 80

    Francesca Boccaletto

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Tipologia : Ebook - Libro
    Anno : 2021
  • Versione Digitale / Standard

    Fin dai tempi antichi la poesia è stata per l’uomo uno strumento magico e terapeutico per affrontare il caos e ristabilire l’armonia, là dove imperversa l’angoscia, il trauma. In questo libro il poeta Valerio Grutt indaga con letture, esperimenti, intuizioni, questo potere trasformativo della parola poetica.

    Partendo dalla sua esperienza in Italia e in Messico, in una forma aperta che va dai versi alla prosa, Grutt ridona alle parole la loro originaria funzione di amuleti, tramiti di salvezza, contro le nostre più tenaci ombre e paure.

     

     

    Autore: Valerio Grutt

    Titolo: L’amuleto

    Sottotitolo: Appunti sul potere di guarigione della poesia

    Collana: Piccole gigantesche cose, 26

    Formato: 11,5×16,5 cm

    Pagine: 64

    Valerio Grutt

    4.9010.00
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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Valerio Grutt
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Anno : 2021
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Con poesie in versi e in prosa, Beatrice Zerbini accoglie il ritmo ciclico delle stagioni e i messaggi che questo tempo della natura porta, nel suo avvicendarsi e scandirsi insieme al tempo interiore e agli accadimenti dell’esistenza, tra la memoria dell’infanzia, i segnali del futuro, il coraggio per vivere nel presente.

    La seconda opera di un’autrice che, con il suo esordio (In comode rate. Poesie d’amore), ha richiamato l’attenzione dei lettori.

     

    Autrice: Beatrice Zerbini

    Titolo: Mezze stagioni

    Collana: Piccole gigantesche cose, 24

    Formato: 11,5×16,5 cm

    Pagine: 80

    Beatrice Zerbini

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Beatrice Zerbini
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Anno : 2021
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Il nostro tempo è travolto da un fortissimo e doloroso senso della fine, che assume a livello planetario l’aspetto delle molteplici catastrofi ambientali e pandemiche che ci minacciano, e a livello esistenziale si manifesta come depressività, esaurimento nervoso e più o meno cupa disperazione dilaganti.

    Che cosa sta succedendo? Che cosa sta finendo? Di che cosa ci parlano tutti questi ultimatum che risuonano nel nostro quotidiano? Ci potrà essere un rivolgimento, un cambiamento di direzione, potremo iniziare un cammino di guarigione da tutta questa angoscia paralizzante? E come?

    Sono queste le domande che Marco Guzzi pose a Raimon Panikkar in questo dialogo del 1988, realizzato per Radio Due a Tavertet, un paesino vicino Barcellona, dove Panikkar si era ritirato, dopo aver compiuto 70 anni. Quelle domande sono oggi più attuali e necessarie che mai, in un clima culturale che sembra divenire sempre più sordo e cieco, privo di parole viventi, e capaci di orientare.

     

    Autore: Raimon Panikkar, Marco Guzzi

    Titolo: La speranza è dell’invisibile

    Curatore: Marco Guzzi

    Collana: Piccole gigantesche cose, 25 • [dialoghi]

    Formato: 11,5×16,5 cm

    Pagine: 64

    Marco Guzzi Raimon Panikkar

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Autore / Autrice : Marco Guzzi - Raimon Panikkar
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Anno : 2021
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    I versi scritti da Eleonora Ines Nitti Capone anelano a un immenso che rima con misericordia, condivisione, generosità e fede. Che lo si chiami Dio, savio trattato come figlio di asinari, maestro o uomo lucente, queste poesie sono preghiere di speranza e abbandono, attese per un tempo di luce in cui fare festa, gratitudine da offrire al prossimo anche nel dolore.

    La verità “alberga in un piccolo figlio di donna o di bestia allo stesso modo”, in piccole parti che sono l’unità del tutto, per questo dovremmo pronunciare sempre e solo parole buone. Parole che, come dicono nel nome, si fanno parabole, racconti esemplari.

     

    Titolo: La parola buona

    Autrice: Eleonora Ines Nitti Capone

    Collana: piccole gigantesche cose

    Numero di collana: 21

    Formato: 11,5 x 16,5 cm

    Pagine: 128

    Eleonora Ines Nitti Capone

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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Eleonora Ines Nitti Capone
    Anno : 2020
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    C’è un dire, in questa raccolta di poesie, che non si riduce al solo atto di esprimersi con le parole, ma si prende la briga di difenderle dopo averle lasciate libere di essere la risacca, il vento, la corrente. È un dire che diventa custodire, aver cura anche degli sbagli e dei fallimenti, perché a volte, ci ricorda l’autrice, è necessario saper perdere. Occasioni, tempo, direzioni. Allora si impara ad abitare luoghi che confondono arrivi e punti di partenza, e in cui il tempo è sempre e solo la misura del frattempo, di quello che succede tra gli istanti. In quello spazio edificato come casa, poi, cercare di tenere, tra ossa e arterie, un posto vuoto per accogliere chi vuole entrare. Non gabbia per cuore e respiri ma “ca(s)sa toracica” per offrire loro risonanza. Un collage di versi che la Bellemo trasforma in mappa, voce e luce per un percorso sospeso tra estate e neve, resa e resistenza, andare e restare, affanno e quiete.

     

    Titolo: Casa toracica

    Autrice: Cristina Bellemo

    Collana: piccole gigantesche cose

    Numero di collana: 20

    Formato: 11,5 x 16,5 cm

    Pagine: 136

    Anno: 2020

    Cristina Bellemo

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    Anno : 2020
    Autore / Autrice : Cristina Bellemo
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Chi era Veronica? Questo inedito racconto della Passione sembra dirci che l’atto importante, quello imprescindibile, non è riconoscerla nella sua esistenza storica, ma nella sua essenza misericordiosa: nel coraggio e nella tenerezza di una donna che emerge dalla folla per asciugare sangue e sudore con un fazzoletto di lino, sfidando vergogna, paura e pregiudizi. Un dettaglio di compassione che non si perde in quel calvario di sofferenze e fatiche che è la salita verso il Gòlgota. Ma anzi resiste in una scelta d’amore nata da una predisposizione tutta femminile alla pietà. Resiste e ci invita a fare lo stesso, a prender parte a quella Via Crucis e ad accogliere il peso comune della croce.

    Mai nominata nei Vangeli canonici, in alcune tradizioni identificata con l’emorroissa, la pia donna diventa invece la guida, i passi, lo sguardo narrante delle quattordici stazioni dolorose che Vincenzo Lopano racconta con pathos e lacerante partecipazione emotiva. Una processione religiosa e cristiana nel senso più ampio possibile, un percorso da intraprendere nella vita di ogni giorno per rinnovarci in quel nome, Veronica, e prendere spunto dal suo significato: vera icona che porta vittoria.

     

    Autore: Vincenzo Lopano

    Collana: piccole gigantesche cose

    Numero di collana: 19

    Formato: 11,5 x 16,5 cm

    Pagine: 72

    Anno: 2020

    Vincenzo Lopano

    4.9010.00
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    Anno : 2020
    Autore / Autrice : Vincenzo Lopano
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    me lo dicono il gambo di una rosa.

    un filo d’erba nell’asfalto

    che anche questa vita

    fatta di poco

    è solo l’illusione

    di una vita minima

    *********

    le poesie non si cercano

    si levano come gli uccelli

    tra i faggi d’inverno

    quando la nebbia apre il sentiero al primo

     uomo del mattino

    *********

     

    Titolo: La vita minima

    Autore: Emiliano Cribari

    Collana: Piccole gigantesche cose

    Numero di collana: 17

    Formato: 11,5 x 16,5 cm

    Pagine: 80

    Anno: 2020

    Emiliano Cribari

    4.9010.00
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    Anno : 2020
    Autore / Autrice : Emiliano Cribari
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Tipologia : Ebook - Libro
  • Versione Digitale / Standard

    Claudia Fabris vive ogni lettera come il duttile tassello di uno sconfinato cubo di Rubik, ogni fono muta posizione tra le sue mani creando di volta in volta note e sonorità sempre differenti, nuovi equilibri di sensi e accezioni.

    Con la precisione di un bisturi, sviscera il significante della parola, giunge al nocciolo archetipico che la compone per attribuirle vita nuova, pronta ad essere conservata. L’opera infatti vuole essere, oltre che un sapiente gioco linguistico ed un’indagine sagace, un piccolo vocabolario poetico dove ogni lemma può essere salvato dal logorio. Ogni parola viene insaporita, tenuta tra i denti e centellinata per «scoprirne il cuore e rivelarne il segreto».

     

    Titolo: Parole sotto sale

    Sottotitolo: Piccolo vocabolario poetico

    Autrice: Claudia Fabris

    Collana: Piccole gigantesche cose

    Numero di collana: 18

    Formato: 11,5 x 16,5 cm

    Pagine: 232

    Anno: 2020

    Claudia Fabris

    4.9013.00
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    Anno : 2020
    Autore / Autrice : Claudia Fabris
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • Versione Digitale / Standard

    Ci ammiriamo
    fedeli
    al quotidiano
    all’assenza che siamo
    alla Natura.

     

    Titolo: Fedeltà del gelso

    Autore: Roberto Concu

    Introduzione: Gabriella Caramore

    Collana: piccole gigantesche cose

    Numero di collana: 16

    Formato: 11,5 x 16,5 cm

    Pagine: 72

    Anno: 2020

    Roberto Concu

    3.908.00
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    Anno : 2020
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
    Autore / Autrice : Roberto Concu
  • Versione Digitale / Standard

    titolo: ti aspetto nella mia casa a disordinare

    autore: Gianluigi Gherzi

    introduzione: Franco Arminio

    collana: piccole gigantesche cose

    numero di collana: 12

    formato: 11,5 x 16,5 cm

    pagine: 80

    anno: 2019

    prezzo: 12 euro

    isbn: 9788897132271

    Gianluigi Gherzi

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    Anno : 2019
    Autore / Autrice : Gianluigi Gherzi
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • PROMO
    Versione Digitale / Standard

    Antonio Ferrara

    4.909.50
    -5%
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    Autore / Autrice : Antonio Ferrara
    Anno : 2020
    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • PROMO
    Versione Digitale / Standard

    “Quando vuoi pregare, quando vuoi sapere quel che sa la poesia, sporgiti, e senza esitazione cerca il gesto piú piccolo che hai, piegalo all’infinito, piegalo fino a terra, al suo batticuore”.

    Chandra Livia Candiani

    In questo libro la poetessa Chandra Livia Candiani dialoga con Gabriella Caramore, scrittrice e conduttrice radiofonica. Le due conversazioni raccolte in questo volume, sono il frutto di una trascrizione da due puntate di “Uomini e profeti” il programma di cultura religiosa di Rai Radio3 curato da Gabriella Caramore. Il lettore attento può trovare qui tutti i temi della riflessione lucida e illuminante di una delle poetesse più amate dei nostri anni. Alla voce di Chandra fa da eco la voce altrettanto intensa, lungimirante e acuta di Gabriella Caramore.

     

    Chandra Livia Candiani

    2.9010.00
    -26%
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    Editore : Edizioni Anima Mundi
    Anno : 2019
    Autore / Autrice : Chandra Livia Candiani
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • Versione Digitale / Standard

    Abitare poeticamente il mondo o abitare umanamente il mondo, in fondo, è la stessa cosaChristian Bobin

    Un estratto dal libro

    “C’è qualcosa della vita che non scompare, ma che si allontana. Semplicemente si allontana per un certo tempo, come un bambino che ha avuto troppi maltrattamenti eviterà di trovarsi in presenza dei genitori che lo maltrattano. La natura, la verità, la bellezza, la dolcezza, la lentezza che sono state danneggiate sono solo indietreggiate e diventano un po’ più difficili da cogliere, da vivere. Troppo male è stato compiuto, ma non è irreversibile. Non credo all’irreversibile. Rimango molto fiducioso e lo sarò sempre, l’umano nel profondo è invincibile, incancellabile. Torneremo alle cose vive e vere. Ma per questo, occorrerà che si raggiunga il punto di estrema stanchezza. Occorrerà che non si possa fare altrimenti. L’uomo di oggi non è più cattivo di quello di ieri, è soltanto più smarrito”.

     

    “La scrittura di Bobin è certamente poesia, perché è colma di silenzio, perché ha al proprio centro il silenzio: lo suscita, lo impone alla lettura, come respiro obbligato, come passo di forte e lento camminatore. Non lo si può leggere di corsa. La lentezza che egli persegue contagia il lettore e lo sistema in quel verbo di cui Bobin è maestro: l’auscultare, cosicché da lettori si diventa auscultatori, da corridori distratti a meditanti, da divoratori onnivori ad attenti. Bobin dunque ci conduce fuori dall’ordinario, ci educa”.  Mariangela Gualtieri

    “Questo autore riesce sempre ad assomigliarti. Tu leggi e pensi che sta scrivendo come scrivi tu, come pensi tu, come senti tu. Penso che tanti lettori abbiano questa sensazione rispetto a Bobin. Lui è lo scrittore che ci somiglia, ci fa credere in Dio anche se non crediamo in Dio, ci fa credere all’amore anche se non crediamo all’amore, ci fa essere buoni anche se non siamo buoni.”  Franco Arminio 

     

    “Bobin fa venir voglia di scrivere. Cioè di vivere. Fa sentire che si può. Si può vivere con un mazzo di fiori, con una passeggiata, un acquazzone, vivere di un cavallo, una bambina, neve, libri… Con Bobin tornano a essere rituali le passeggiate, sacri i luoghi già visti, già annusati e misurati dai passi. Lui stesso dice di parlare di un tempo non registrato, il tempo della neve, il tempo della notte…. Bobin ci invita a una purificazione contemporanea, non contro qualcosa ma a spalla di qualcosa. Parla di bel silenzio sonnambulo, quel silenzio che dorme dentro di noi tutto squarciato dall’obbligo di parlare, di avere risposte pronte, di essere intelligenti a orario, di essere sociali.”    Chandra Livia Candiani 

     

    “Bobin è fra coloro che hanno il compito di portare in salvo due entità così vessate dall’onnipresente impero: la lingua, la sfinita vitalità della lingua e quella che potremmo chiamare la salute ritmica del mondo, attaccata ora da quella misteriosa, sinistra forza che ci impone una generale corsa, una generale fretta, ed una conseguente mancanza di cura, di profondità, di compassione, di ispirazione – tutte entità che richiedono una ritmica lenta, di ascolto, di attesa, di rivelazione. Per questo mi rinfresca leggere Bobin: ho sempre l’impressione di una bolla di terra ferma e assolata, ombreggiata, stellata, nel bel mezzo di un prepotente, coatto sgambettare di tutto.”     Mariangela Gualtieri 

    Christian Bobin

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    Anno : 2019
    Autore / Autrice : Christian Bobin
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • Versione Digitale / Standard

    La modernità in medicina ha contribuito ad allungare di molto la vita media, ma molti sono insoddisfatti e cercano riparo in antichi rimedi. Assistiamo al ritorno dell’arcaico anche nel trattamento delle malattie. È evidente che una grave depressione può essere pericolosa senza l’uso di farmaci, ma è anche evidente che consigliare lunghe camminate può essere di grande aiuto per una persona depressa. Spesso si accusa la medicina allopatica di essere troppo positivista, di considerare il corpo come un contenitore di organi disgiunti l’uno con l’altro, di lavorare sulla lesione, di essere poco attenta al fondo magico in cui siamo bagnati. A queste accuse la medicina risponde accusando le terapie alternative di non aver basi scientifiche e di essere in grado di guarire solo malattie che guarirebbero da sole. Allora la questione è l’impazienza. E anche l’idea che abbiamo della malattia. L’ansia può essere spenta con gli ansiolitici, ma può essere vista come un integratore di vivacità intellettuale. Il sintomo nevrotico può essere consegnato allo psicoanalista, ma può essere anche usato come strumento di conoscenza. Noi non dobbiamo mai dimenticare che siamo corpo, dunque natura, ma siamo anche mondo interno, fantasma, fantasia incessante su noi stessi e sugli altri. Forse la prima medicina è proprio la lingua, forse l’ospedale che manca è l’ospedale della lingua. Le persone si ammalano quando reprimono le loro emozioni, quando non riescono a dare una forma linguistica a quello che sentono. E allora poesia e canto sono sicuramente da aggiungere ad agopuntura, reiki, digitopressione, feng shui, ayurveda, medicine dei vecchi indiani d’America, omeopatia, fiori di Bach, ecc. E allora i segnatori, gli omeopati, gli osteopati, i massaggiatori, gli erboristi, tutta la schiera dei guaritori dovrebbe accogliere nel proprio alveo anche i poeti e i suonatori.

    Franco Arminio, da “manifesto della terza medicina” | AnimaMundi Edizioni

     

     

    La poesia è letteralmente un farmaco, guarisce chi la legge, e per chi scrive è al tempo stesso veleno e rimedio (…) La terza medicina non esclude nulla, compreso il fatto che in molti casi non bisogna curare, non bisogna intervenire. Semplicemente non bisogna medicalizzare. Bisogna ricordarsi che nell’uomo c’è un bisogno di salute e c’è un bisogno di malattia.  Franco Arminio

    Le malattie dell’anima
    vengono dagli occhi.
    Pensa a come ti hanno guardato
    quando ti guardano adesso,
    non credere troppo in fretta
    all’inimicizia degli altri,
    quasi sempre è distrazione,
    non credere neppure
    che il dolore ti sia stato assegnato
    per sempre.
    Guarda in libertà
    fatti guardare liberamente,
    pensa al bene
    da portare agli altri,
    non pesare quello che ti danno
    gli altri.
    Infine: ripetere qualche errore
    è umano, lo farai sempre,
    ti serve ad avere una traccia,
    ma ogni tanto allontanati,
    vattene via dalle tue attese,
    da quelle belle e da quelle brutte,
    lontano da te e dalla tua vita
    ci sono cose bellissime
    che ti aspettano.

    Ci vuole il ministero della salute, ci vogliono gli ospedali, ma ci vorrebbe anche il ministero dello sguardo e della lingua. Non sappiamo più guardare, non sappiamo più parlare. E ci sono molte malattie accentuate dalla penuria di parole, dalla penuria di sguardo.

    Franco Arminio

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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • PROMO
    Versione Digitale / Standard

    Conosco Antonio (per me Tonino) Catalano da quasi ormai quarant’anni, da quando anch’io come lui ero un teatrante, un disperato aspirante drammaturgo del così allora detto “teatro di gruppo”.
    Ecco in fila alcuni nomi di quei gruppi: “Teatro delle Briciole” di Parma; “Teatro degli Stracci” di Treviso; “Teatro della Tosse” di Genova; “Teatro del Magopovero” di Asti, guidato appunto da Antonio Catalano. E altri che non ricordo, ma di identico rigore pauperista.
    Tosse, briciole, stracci, povertà: una potente ispirazione francescana univa infatti noi truppa d’artisti, una fiera estetica di spoliazione, rinuncia, minorità. Teatro per ragazzi, teatro coi pazzi, poesia per bambini: gaglioffe maestrie minori.
    Quanti sono rimasti fedeli a quello stile? Uno slogan della campagna per il Nuovo Maggiolino Volkswagen nel 2011 assicurava: «Se negli anni ’70 vi siete venduti l’anima, ora ve la potrete ricomprare». Mi spiace per quei copywriters, che magari militavano proprio nei gruppi di stracci, briciole e tosse, ma non è possibile: il contratto faustiano purtroppo non prevede recesso. Tonino invece, buon vecchio Magopovero, già da due anni mi chiama in un convegno in Toscana dove proclama una Pedagogia Povera, con stracci e legnetti. Eccolo: recidivo. «Alcune cose cambiano» diceva Niobe a Morpheus nella trilogia di “Matrix”: «Altre no».

    Oppure cambiano, ma come le stagioni. L’arte, la pedagogia, il teatro povero cambiano e si fanno “discorso inutile”. Ma il processo è ancora quello: sottrazione, distillazione, l’ “affinaggio” degli alchimisti: rendere fine, meno, poco, lieve, volatile. Rendere inutile.
    “Comprendere per poi dimenticare”, scrive Tonino nei Discorsi inutili (pag. 27): “Comprendere quei pensieri che volano leggeri nel vento e noi non siamo stati attenti”.
    Forse le cose davvero utili saltano fuori quando non stiamo attenti; si vedono solo ai bordi del campo visivo, si sentono con la coda dell’orecchio; son cose piccole, repentine, affisse in posti inattesi.
    “The words of the prophets | Are written on the subway walls | And tenement halls | And whispered in the sounds of silence” (Paul Simon).
    E non ci sembra forse di vederlo, chi l’ha visto e lo conosce, Tonino Catalano con la faccia da profeta della subway? Non ci sembra di sentirlo parlottare con gli occhi tondi visionari nell’atrio di un condominio degradato? Io l’ho veduto in scena tante volte, e ora lo vedo: è lì. Non è mai stato altrove, è sempre lì. E cosa dice, da lì? Discorsi inutili e poveri. Si sono fatti col tempo così inutili e poveri che son diventati ormai il chiacchiericcio del mondo. Il suo rumore bianco. Quello che si coglie nel sottofondo di sé, quando non si sta attenti.
    Da qualche anno porgo la coda dell’orecchio a questo parlottare incessante, che nei pochi sprazzi elusivi in cui ci giunge suona come una fioca, primigenia, commovente canzone dell’uomo. Non molto diversa dal “qua-qua” delle papere di Lorenz, che serve per farsi presenti a conforto a vicenda; per dire soltanto: “Qua, qua, sono qua. Tu ci sei? Io ci sono. Siamo qua”. La litania ubiqua e frattale di innumerevoli romanzi e canti, film e racconti, sogni e ricordi, chiacchiere ai bar, pensieri carpiti dagli Angeli di Wenders nei metrò della sera. Discorsi inutili, che parlano al cuore del suo battito stesso.
    Con le parole? Attenti! Il Magopovero pare metterci in guardia.
    “È forse la parola che a volte diventa frastuono, ingombro per un silenzio profondo dell’animo? Lasciamo che il silenzio sbarri la strada al chiacchiericcio continuo…” (pag. 50)
    Ma le parole povere e inutili borbottate dai profeti della subway non sono frastuono. Per paradosso, sono forse il chiacchiericcio santo che difende il silenzio. Di più: che lo genera. E neanche tanto paradosso, a dire il vero. Ci sono tecnologie che lo confermano. Le cuffie HI FI con “Active Noise Reduction” non difendono dal frastuono parassita passivamente, tappando le orecchie, ma attivamente, producendo suoni contrari: rilevano con microfoni il rumore di disturbo e generano onde della stessa ampiezza ma con fase opposta, che interferiscono con quelle del chiasso e le annullano.
    E così, “ulula il tonto di Dio, ulula al lupo e a lui fa il tonto discorso. E Francesco parla ai tonti che come lui s’afferrano alle meraviglie del mondo” (pag. 31). In Sardegna chiamiamo “attu contrariu” un’analoga strategia dell’anima: compiere atti opposti e speculari, al proprio malo umore, per esempio, per annullarlo. Così i discorsi inutili e tonti si oppongono ai discorsi intelligenti e prepotenti e li elidono.
    E noi, nel silenzio sommatorio, forse potremo sentire il fruscio del mondo.
    Oppure “di mare lontano da noi, che nelle vigne cerchiamo conchiglie” (pag. 65).
    E vedere “apparenze di fiori, uomini, comò, tartarughe, siepi, serpenti a sonagli, tazze di caffè, bambini che piangono” (pag. 29).
    E poi, finalmente tonti, e tanti, e santi, “cavalcheremo lo zero spaccato, lo zero cocò” (pag. 71). Mentre Tonino Magopovero, Gran Buffo, impartisce a benedizione il suo lazzo finale.
    Sipario.

     

    dalla prefazione al libro di Bruno Tognolini

    Antonio Catalano

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    Anno : 2019
    Autore / Autrice : Antonio Catalano
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • PROMO
    Versione Digitale / Standard

    “Alza la terra con le mani, stringi la terra 

    fra le mani per chi fra tutti hai amato e poi

    lentamente dimenticato, per i morti senza ragione,

    i corpi ammassati, per chi si aggira in una casa

    altrui. Alza la terra con le mani, stringi la terra

    fra le mani, per chi ha perso la sua o si appresta a lasciarla

    e per chi ha accettato a testa china la propria sorte.

    Alza la terra con le mani per chi non ne ha alcuna.”

    Ci sono parole che sorprendono il lettore perché si offrono come “impronte di uccelli sulla neve”: l’esperienza del gelo è entrata nel respiro di chi scrive, ed egli tenta di capire “come tradurre la neve” per offrirla in dono. Così, nel 2018, nei luoghi ancora sconvolti da una guerra recente, grazie al progetto europeo Refest, un gruppo scelto di artisti e poeti ha visitato la Bosnia Erzegovina e la Croazia per raccogliere “immagini e parole sui percorsi dei rifugiati”. Ne sono nate le prose poetiche di Maria Grazia Calandrone, invernali come il disegno lucente della brina sui rami curvi delle conifere, attente a cogliere, tra Sarajevo, Derventa e Turba, “la gloria delle cose non finite”, l’alternarsi di “abbandono e decoro” dove l’odio è stato suscitato e alimentato ad arte perché fosse capace di travolgere ogni relazione umana. “Ci resta da ritrovare la vita sotto tutto questo”, fa eco il poeta Alessandro Anil: la memoria e l’assenza abitano tanto i superstiti quanto gli esiliati, accomunati dal desiderio impossibile non solo di capire “dove sia l’origine, l’errore di tutto questo”, ma anche di conquistare la “vita normale” che desiderano. “Come potrò restituire tutto questo?”, si chiede Franca Mancinelli nella prosa che completa questo viaggio sbigottito e appassionato. Ai suoi occhi, i luoghi (Kraj Donji, Dobova, Bregana…) si rivelano come un grande albero denudato dall’inverno: vi si coglie “la trama dei rami come nervature della vita”, vi si contano “le sagome scure dei nidi abbandonati”. Tre sentieri nei Balcani, dunque, nel tentativo di accogliere “una narrazione che ci guarda” e ci coinvolge inevitabilmente – e di restituirla al lettore senza alcun compiacimento, nella nudità invernale che le appartiene.

    Maria Grazia Calandrone è poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, autrice e conduttrice Rai (ultimo ciclo: Poesia in technicolor), scrive per “Corriere della Sera” ed è regista per “Corriere TV” dei videoreportage sull’accoglienza ai migranti I volontari e Viaggio in una guerra non finita, su Sarajevo. Tiene laboratori di poesia in scuole pubbliche, carceri, DSM. Premi Montale, Pasolini, Trivio, Europa, Dessì e Napoli per la poesia. Ultimi libri Serie fossile (Crocetti, 2015 – rosa Viareggio), Gli Scomparsi – storie da “Chi l’ha visto?” (pordenonelegge, 2016), Il bene morale (Crocetti, 2017), Per voce sola, raccolta di monologhi teatrali, disegni e fotografie, con cd di Sonia Bergamasco, Fossils (SurVision, Ireland 2018) e l’antologia araba La luce del giorno (al-Mutawassit, Damasco 2019). Porta in scena i videoconcerti Senza bagaglio e Corpo reale. Sue sillogi compaiono in antologie e riviste di numerosi paesi. www. mariagraziacalandrone.it

     

    Alessandro Anil, nato nel 1990, ha vissuto in India fino a sedici anni, a Santiniketan, frequentando la scuola del poeta R. Tagore. Si è laureato in Filosofia e Letteratura in Inghilterra. Vive in Italia dall’ottobre del 2013. È stato premiato o segnalato da Poesiafestival, Premio Rimini per la poesia giovane, Casa della Poesia di Como, Premio Mario Luzi. Sue poesie sono apparse nelle riviste “Atelier”, “l’Almanacco dei poeti” e in altre riviste italiane e inglesi del settore. Ha tradotto per l’ “Almanacco di poesia” di Raffaelli editore Poeti bengalesi nell’era post-Tagore. Oltre alla poesia svolge l’attività di drammaturgo e regista. Dal 2018 è direttore artistico del laboratorio teatrale che si tiene ogni anno al centro di ricerca teatrale Theatre House. Ha scritto e diretto To Celebrate the Human Glory, Dance Once, Pray Twice, The Tea Room, Human. Ha esordito con la raccolta Versante d’esilio (Minerva editore, 2019).

     

    Franca Mancinelli è autrice dei libri di poesia Mala kruna (Manni, 2007 – premio opera prima L’Aquila e Giuseppe Giusti), Pasta madre (Nino Aragno, 2013 – premio Alpi Apuane, Carducci, Ceppo-giovani), Libretto di transito (Amos edizioni, 2018), uscito nello stesso anno in traduzione inglese con il titolo The Little Book of Passage (The Bitter Oleander Press, Fayetteville, New York). Una riedizione dei suoi due primi libri è raccolta in A un’ora di sonno da qui (Italic Pequod, 2018). Suoi testi sono compresi in Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012) e con introduzione di Antonella Anedda, nel Tredicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, 2017). Traduzioni di suoi testi sono apparse su riviste e antologie straniere, come Italia poesía: presente, Huerga & Fierro, 2018. Ha partecipato di recente a Chair Poet in Residence (Calcutta).

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    Autore / Autrice : Alessandro Anil - Franca Mancinelli - Maria Grazia Calandrone
    Anno : 2019
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • PROMO
    Versione Digitale / Standard

    «La voce delle donne esprime la qualità dell’essere umano come animale, come specie o organismo vivente, penso io. Scrivere seguendo il mio istinto, portare il mio corpo nella scrittura. È la voce che dà corpo alle parole. Che cosa è la voce? Una domanda che porta con sé l’inquietudine che circonda i misteri». 

     

     

    In prima persona, in cinque vivaci e godibilissimi racconti “autoetnografici”, una giovane donna ci parla della prova esperienza come studentessa straniera a Londra e a Canterbury, ma non si ferma a questo. Spigliata e autoironica, “mai come ora così serena e così abbandonata, così viva e così perduta”, Silvia Luraschi ci accompagna alla scoperta del sentirsi insieme stranieri e solidali, estranei eppure intimamente uniti a tutti gli altri esseri umani proprio in ragione delle differenze di lingua e di cultura che sembrano separarci. Non è mai facile conoscere e capire le persone, e meno che mai popolare di sé i luoghi in cui ci si ritrova. Per le vie di Londra, Silvia Luraschi indossa i sandali di Sandrine, una migrante, una profuga, e scopre che sono troppo stetti per lei: è così che ci racconta, con fine intuito femminile, la scoperta dell’empatia che può farci incontrare le persone più diverse, alla fine, al di là o al di qua di ogni frontiera – come quando si confronta con i migranti che attendono la loro sorte a pochi passi dalla sua casa italiana, bloccati tra l’Italia e la Svizzera. Un inno alla giovinezza, alla diversità, alla femminilità come energia e acutezza di sguardo e alla possibilità di una vita riconciliata con tutti. 

     

    Silvia Luraschi, dottore di ricerca in Scienze della Formazione e Comunicazione, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, sotto la direzione di Laura Formenti. Attualmente svolge una ricerca pedagogica sul tema “Migrazioni e migranti in Italia” promossa dalla Fondazione Alsos. Si occupa da dieci anni di formazione e ricerca nell’ambito dell’educazione degli adulti, con una particolare attenzione alle pratiche corporee in educazione, ed è insegnante del Metodo Feldenkrais presso Philo, Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche, conduce con Laura Formenti e Andrea Prandin GRASS, Laboratorio di sguardi e pratiche sistemiche in contesti educativi.

    Silvia Luraschi

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    Autore / Autrice : Silvia Luraschi
    Anno : 2019
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • PROMO
    Versione Digitale / Standard

    Una riflessione sapienzale che mette in discussione idee e atteggiamenti diffusi nell’accostarsi all’esperienza dolore. L’autrice, impegnata da anni nei temi della formazione e dell’educazione, si pone in un dialogo appassionato con le voci più autorevoli della ricerca pedagogica, della psicologia analitica, dell’arte, della letteratura e della tradizione religiosa, chiedendosi se sia possibile ripensare il dolore come iniziazione a un più profondo respiro vitale.

    Antonia Chiara Scardicchio

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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Antonia Chiara Scardicchio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
  • Versione Digitale / Standard

     Quando dico anima visualizzo la parte di me che cerca la sua luce, che non può sostare nelle reti di un tempo finito, nervoso e compresso, ma che si dilata sopra il conteggio dei giorni, si espande in tutte le direzioni, perché la sua qualità è il movimento. In movimento, quando il corpo è solo una porta che si apre.

    In movimento, quando tutto è possibile e chi dice il contrario è già sceso a patti con il suo carceriere.

    In movimento, quando non mi siedo nello sguardo di un altro, non occupo il suo accampamento, non bramo le sue stesse conquiste, non combatto la sua guerra.

    In movimento, quando lascio che le cose intorno mi parlino nella loro lingua misteriosa, con vocaboli che non conosco, che non traduco, non analizzo. Eppure comprendo. E in questa comprensione senza dizionari sento che mi muovo.

    In movimento, quando nelle mani scorre il miracolo, apparecchiare la tavola o asciugare una lacrima.

    In movimento, quando la verità non la trovo nella corrispondenza dei significati, ma nella sovversione di un ordine.

    Saba Anglana, da “Lettera al mio fantasma

     

    *****

    Un’artista eclettica come Saba Anglana, impegnata nella musica, nel teatro e nella conduzione radiofonica, ci racconta in queste pagine una vicenda intima e quotidiana che la accompagna fin dalla giovinezza: la presenza continua di un assente, il contatto con il suo “fantasma” che vive accanto a lei. C’è un dialogo costante, nei decenni, con chi non può più né sentire né rispondere (il padre, in questo caso): infatti, chiunque sia, occupa comunque un posto nella vita di chi ha dovuto dirgli addio; ogni giorno, l’assente è destinatario di pensieri e di parole. “La logica del dolore – scrive Anglana – ha leggi più complicate di quelle della biologia e della fisica”: una dopo l’altra, nell’intensità lirica della sua prosa che cede a volte il passo alla poesia, Saba cerca di comprendere la mancanza che nulla può colmare e accarezza le ferite che niente può curare: tutto è perduto, nulla potrà essere ritrovato, eppure…

    Un libro preziosissimo, questo, non solo per chi abbia vissuto o stia vivendo il lutto, ma anche e soprattutto per coloro che si interroghino sul significato della provvisorietà di ogni presenza. “Ci sono domande bellissime”, scrive ancora Anglana, e ci conduce a scoprirle a passo di danza.

    Saba Anglana

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    Autore / Autrice : Saba Anglana
    Anno : 2018
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
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    “l desideri sono un racconto, uno specchio, un filo sottile che tiene forte la nostra storia, il nostro futuro. I desideri sono forse un sogno da raggiungere di notte. Forse un sogno che ci aiuta a entrare nel giorno. Negli anni ho sempre verificato: un uomo, una donna, un ragazzo, una ragazza, persino una bambina o un bambino, sono grandi o piccoli quanto lo sono i loro desideri. I desideri assomigliano molto a ciò che siamo”.

    Le brevi, limpide ed evocative prose biografiche di Marilena Lucente catturano il lettore accogliendolo nel quotidiano delle esperienze comuni: l’amore per la musica, l’essere madre, il partire da soli alla ricerca del silenzio, il sogno e il desiderio che il nostro mondo mortifica e fraintende, specie quando si tratta di soffocarli in un’anima di adolescente, la vicinanza sottile tra il coraggio e la paura e il rammarico per il poco coraggio che tutti, in fondo, abbiamo avuto, l’assenza e la presenza dei morti, il ripetersi dei gesti e il mistero degli oggetti che passano di padre in figlio, di madre in figlia… Di tutto questo, l’autrice racconta la bellezza e il senso: i particolari della narrazione svelano e suggeriscono i significati nascosti appena al di sotto della superficie, mentre indicano vie di libertà, di consapevolezza e di accettazione attiva, di amicizia. “Una scrittura delicata e potente – scrive Antonia Chiara Scardicchio nell’introdurre il volume – col talento primario di ‘tenere insieme’, allacciare, congiungere. Una scrittura biografica che coinvolge il lettore non solo nel godimento rinnovato delle memorie e delle esperienze quotidiane che accomunano le nostre esistenze, ma anche nel ripensamento della propria vita in una luce che non giudica ma esalta, senza ferire mai.

    Marilena Lucente

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    Autore / Autrice : Marilena Lucente
    Anno : 2018
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
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    Giulia Calligaro

    2.906.00
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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Giulia Calligaro
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
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    NUOVA EDIZIONE AMPLIATA

    «Ogni giorno dovremmo cominciarlo con piccoli esercizi di ammirazione, di riabilitazione alla gioia. Istituire una sorta di capodanno tra un giorno e l’altro, tra un’ora e l’altra. Dobbiamo scendere molto in fondo a noi stessi e rimanere ben saldi in superficie assieme agli altri. Senza tenere insieme questi due movimenti non c’è intensità, non c’è bellezza.  Adesso per tornare a casa, per tornare assieme nella casa del mondo, ci vorrà una nuova genesi, un nuovissimo testamento.»  Franco Arminio

     

    INDICE

    per tornare assieme alla casa del mondo

    tre letterine dell’ultimo giorno dell’anno

    1. tremare un poco assieme

    2. arrendersi alla propria solitudine

    3. riconoscere la propria stella

    poesie del bene grande

    il poeta della clemenza di G. Conoci

    taccuino

    biobibliografia

    Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato molti libri. Ricordiamo, tra gli altri, Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia (Laterza, 2008),Terracarne (Mondadori, 2011), Cartoline dai morti (nottetempo, 2010), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori, 2013), Cedi lastrada agli alberi. Poesie d’amore e di terra (Chiarelettere, 2017), Resteranno i canti (Bompiani, 2018), Per tornare assieme alla casa del mondo (AnimaMundi edizioni, 2018), Manifesto della terza medicina (AnimaMundi edizioni, 2018). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in Rete a difesa dei piccoli paesi. Ha ideato e porta avanti “La casa della paesologia” a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.

    Franco Arminio

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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Franco Arminio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
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    Antonia Chiara Scardicchio

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    Anno : 2018
    Autore / Autrice : Antonia Chiara Scardicchio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose
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    «La leggerezza custodisce, forse, segreti di profondità. La sfida di questa mia leggera scrittura è tutta qui. Nel provare a coniugare leggerezza e filosofia, superficialità e radicamento.
    Insegnarlo a me… che sono stata una bambina pesante. E che sto lottando per imparare a intrecciare effimero e forte.»

     

    Titolo: Piccole gigantesche cose

    Autore: Antonia Chiara Scardicchio

    Collana: piccole gigantesche cose | 1

    Pagine: 64

    Formato: 11,5×16,5 cm

    Anno: 2018

    Antonia Chiara Scardicchio

    3.907.00
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    Anno : 2017
    Autore / Autrice : Antonia Chiara Scardicchio
    Tipologia : Ebook - Libro
    Collana : Piccole Gigantesche Cose