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In StockEndimione di Claudio Damiani, una delle principali voci della poesia italiana contemporanea, è un libro con un cuore pulsante che, grazie ad un registro espressivo elementare e una saggezza connaturata nello svolgersi dei versi, accompagna il lettore in una dimensione onirica e quotidiana, in cui mito e scienza si fondono insieme. Come traspare dai versi di Damiani, amore e scienza sono la stessa cosa: scoperta e ascolto di una presenza dietro le presenze, di un respiro segreto al centro del silenzio. E la distanza, l’incolmabile separazione, è ciò che permette l’illuminazione, come quando, per mettere a fuoco un oggetto, è necessario distanziarlo.
Autore: Claudio Damiani
Editore: Interno Poesia
ISBN: 978-88-85583-32-0
Pagine: 76
Descrizione
Estratto da Endimione:
Molte volte la vita è sofferenza,
altre volte ci sono stati dei mattini luminosi,
dei risvegli, c’era nebbia e si saliva
come su strade di montagna
dove il cielo era sempre più azzurro
e si sentiva come una chiamata, un appello,
come se tutti fossimo chiamati in un punto
verso quelle nuvole, al di là di loro
e c’era poi una donna, non saprei dire chi fosse,
se piangeva o sorrideva, una donna
che piegava il capo con dolcezza.
Informazioni aggiuntive
| Editore | |
|---|---|
| Nota biografica | Claudio Damiani è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo. È stato tra i fondatori della rivista "Braci" (1980-’84) e, nel 2013, di "Viva, una rivista in carne e ossa". Tra i premi ricevuti: Montale, Luzi, Lerici Pea, Frascati, Laurentum, Camaiore, Arenzano, Brancati, Tirinnanzi. Ha pubblicato il saggio: "La difficile facilità. Appunti per un laboratorio di poesia" (Lantana, 2016) e, con Arnaldo Colasanti, "La vita comune. Poesie e commenti" (Melville Edizioni, 2018). |
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Una minima stupenda di Lucia Brandoli è un libro che apre finestre verso paesaggi fatti di memoria e quotidianità, nei quali l’amore e l’abbandono, la vita data alla luce e la paura, sono elementi evocati e trattati con la delicatezza di una parola che sa reggere l’urto dell’esperienza della propria vita, che è vita universale. O come esemplifica Sara Gamberini nella prefazione, in questa raccolta c’è “inquietudine e rassicurazione, un’alternanza continua, senza tensione, di questi due punti dell’universo, del corpo, della materia, di un cuore minimo, minuscolo, del sacro”.
Autore: Lucia Brandoli
Prefazione: Sara Gamberini
Editore: Interno Poesia
ISBN: 978-88-85583-25-2
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Autore: Alessandro Burbank
Editore: Interno Poesia
ISBN: 978-88-85583-17-7
Pagine: 72
€10.00Editore : Interno PoesiaAnno : 2018
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Con “Era la guerra”, il poeta e giornalista Fabio Chiusi, racchiude e pone in una prospettiva dialogica un decennio di storia privata con gli smottamenti del mondo contemporaneo. L’eleganza comunicativa dei versi, che affrontano i temi della perdita, della memoria, la lotta tutta interiore “di chi impara/ forzatamente l’accettazione, o la lotta/ di chi la rinnega”, attraversano la raccolta come “un vento che muove fantasmi”. C’è una sottile filigrana letteraria che lega il poeta Chiusi ad alcune tra le voci più emblematiche del secondo ‘900: Amelia Rosselli, Vittorio Sereni, Edoardo Sanguineti fra tutti. Le tessiture tematiche, i richiami agli insegnamenti dei grandi maestri della poesia, e la sapienza stilistica dei componimenti, sono occasione per il lettore per arricchire il proprio campo visivo interiore, affrontando zone d’ombra ma anche prospettive e chiavi per una pace definitiva, una speranza che consegna la “guerra” al passato, al grande bagaglio della storia di ognuno.
Autore: Fabio Chiusi
Editore: Interno Poesia
ISBN: 9788894208498
Pagine: 88
€10.00Editore : Interno PoesiaAnno : 2017
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Dalla postfazione di Sebastiano Triulzi: “Il titolo di questa seconda raccolta di poesie, Lo sbarco salato del risveglio, riprende il verso interno di un componimento, secondo una pratica messa in atto da Marco Pacioni già nel precedente lavoro pubblicato, Il bollettino dei mari alla radio; ma ad accomunare i due libri c’è in primo luogo il tema di fondo, che è il mare, inteso nello specifico come Mar Mediterraneo; e che l’autore rappresenta come spazio demotico, come topos, luogo simbolico e insieme storico e geografico in grado di essere specchio del nostro tempo, perfetto contraltare di quella modernità liquida della società che Zygmunt Bauman ha descritto così efficacemente. Da un lato, il poeta guarda al Mediterraneo come emblema di un’impossibile catarsi culturale del popolo italiano, che infatti respinge chi lo attraversa per chiedervi asilo e rifugio, o anche solo migliori condizioni di vita; dall’altro, indaga e rintraccia il momento regressivo in cui noi italiani abbiamo iniziato ad arroccarci e proteggerci, sviluppando modelli culturali reattivi nei confronti del mare, con il paradosso che questo bacino d’acqua è stato ed è oggi percepito come luogo da cui proviene il pericolo e del quale bisogna aver paura. Pacioni denuncia l’atteggiamento di chiusura verso persone, verso popolazioni che cercano di solcare, di riunire, di attraversare appunto questo spazio «fra le terre», che sarebbe poi anche il significato etimologico della parola Mediterraneo: una chiusura che data da tempo e non è solo italiana ma della cultura europea nel suo insieme, nella misura in cui l’Italia è, metaforicamente, il primo porto o il primo approdo dell’Europa. Pur essendo la nostra terra una penisola, ci ricorda il poeta, abbiamo elaborato nel tempo, anche dal punto di vista urbanistico, non solo culturale o sociale, un rapporto conflittuale col Mediterraneo, costruendo ad esempio fortezze sulla costa che servivano a difendersi dal mare o da quanti avrebbero potuto giungervi”.
Autore: Marco Pacioni
Postfazione: Sebastiano Triulzi
Editore: Interno Poesia
ISBN: 9788885583122
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Tu io e Montale a cena. Poesie per Zeichen segna il ritorno sulla scena poetica di Gabriella Sica. Un libro di poesie conviviali e di viaggio, di sgomento e compianto, in cui frammenti di memoria quotidiana restituiscono al lettore alcune folgorazioni, essenziali e reali, sulla figura di Valentino Zeichen. Un canzoniere in vita e in morte per ricordare un amico, per confrontarsi con l’ineluttabilità del tempo, per consegnare il ritratto di una Roma d’amore, culla di poeti e metafora di una lingua poetica viva, che dura oltre il destino di ognuno.
Autore: Gabriella Sica
Editore: Interno Poesia
ISBN: 978-88-85583-34-4
Pagine: 104
Foto di copertina: Dino Ignani
€10.00Editore : Interno PoesiaAnno : 2019
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